Come è nato
Trentacinque anni fa, al Circolo commercianti del Teatro Nuovo di Ferrara, precisamente nel febbraio del 1952 li giornalista dott. Cristiano Nicovich, allora segretario di redazione della Gazzetta Padana. “Riuniva un animoso gruppo di rappresentanti della stampa locale per dare nuovamente vita alla gloriosa Associazione Stampa Ferrarese”. Presiedeva la riunione Carlo Casali. dirigente dell’Associazione regionale della stampa emiliana. Si discusse dei problemi legati all’attività giornalistica già fervida in quei tempi nella città per la presenza di una rotativa e nell’intento di rafforzare l’immagine di un cosi importante settore della vita ferrarese. Si ridiede un volto all’Associazione Stampa, con un suo Consiglio direttivo affidando proprio a Cristiano Nicovich l’incarico di segretario anche per il merito di aver promosso l’iniziativa.
Poi si cominciò ad operare con concreti intenti e va ricordata una affollata assemblea svoltasti l’11 marzo del 1956, all’albergo San Giorgio, ove con la partecipazione tra gli altri di Leonardo Azzarita, di Ferruccio Lanfranchi, si gettarono le basi per la istituzione dell’Ordine dei giornalisti. Grazie al contributo della Cassa di Risparmio, delle Amministrazioni provinciale e comunale, della Camera di Commercio, si addivenne anche al restauro del tempio di San Giuliano in piazza Castello, che doveva poi restare la chiesa per antonomasia dei giornalisti.
Con le Feste della Stampa, si riaprirono a pubblico, dopo la dolorosa e triste parentesi della seconda guerra mondiale causa di distruzione e di lutti, anche nella città di Ferrara, le poco conosciute sale del Castello Estense e della Palazzina Marfisa. Presidente dell’associazione venne eletto l’avv. Antonio Boari personaggio tra i più stimati, legale e pubblicista, mentre segretario fu confermato Cristiano Nicovich e componenti del Consiglio Olao Accorsi, Onorio Dolcetti, Alberto Pasqualini, Bruno
Traversari. Franco Vanni e Zanotti.
Si progettò molto presto (in una riunione tenutasi da «Giovanni») l’istituzione di un Premio Stampa per valorizzare l’arte e la cultura ferrarese, premiando quei cittadini benemeriti che avessero dedicato o dedicavano il loro impegno, in tale contesto, dando lustro a Ferrara. Nacque così quel Premio Stampa che ha continuato regolarmente ad essere assegnato dall’Assemblea dei giornalisti e che nell’intento dei suoi fondatori, doveva essere consegnato ogni anno in occasione della ricorrenza di S. Francesco di Sales. patrono dei giornalisti, a chi come precisa lo Statuto, «al di fuori dei campi specifici della politica. della letteratura, delle arti e delle scienze, per le quali erano e sono previste altre forme di pubblico riconoscimento, avesse manifestato il proprio amore per Ferrara, valorizzandone le tradizioni, la storia, la cultura». Per la designazione dei Premio fin dai primi anni non mancarono le discussioni, le contrapposizioni, ma in moltissimi casi si arrivò all’assegnazione con il voto unanime dell’ assemblea.
Poi si cominciò ad operare con concreti intenti e va ricordata una affollata assemblea svoltasti l’11 marzo del 1956, all’albergo San Giorgio, ove con la partecipazione tra gli altri di Leonardo Azzarita, di Ferruccio Lanfranchi, si gettarono le basi per la istituzione dell’Ordine dei giornalisti. Grazie al contributo della Cassa di Risparmio, delle Amministrazioni provinciale e comunale, della Camera di Commercio, si addivenne anche al restauro del tempio di San Giuliano in piazza Castello, che doveva poi restare la chiesa per antonomasia dei giornalisti.
Con le Feste della Stampa, si riaprirono a pubblico, dopo la dolorosa e triste parentesi della seconda guerra mondiale causa di distruzione e di lutti, anche nella città di Ferrara, le poco conosciute sale del Castello Estense e della Palazzina Marfisa. Presidente dell’associazione venne eletto l’avv. Antonio Boari personaggio tra i più stimati, legale e pubblicista, mentre segretario fu confermato Cristiano Nicovich e componenti del Consiglio Olao Accorsi, Onorio Dolcetti, Alberto Pasqualini, Bruno
Traversari. Franco Vanni e Zanotti.
Si progettò molto presto (in una riunione tenutasi da «Giovanni») l’istituzione di un Premio Stampa per valorizzare l’arte e la cultura ferrarese, premiando quei cittadini benemeriti che avessero dedicato o dedicavano il loro impegno, in tale contesto, dando lustro a Ferrara. Nacque così quel Premio Stampa che ha continuato regolarmente ad essere assegnato dall’Assemblea dei giornalisti e che nell’intento dei suoi fondatori, doveva essere consegnato ogni anno in occasione della ricorrenza di S. Francesco di Sales. patrono dei giornalisti, a chi come precisa lo Statuto, «al di fuori dei campi specifici della politica. della letteratura, delle arti e delle scienze, per le quali erano e sono previste altre forme di pubblico riconoscimento, avesse manifestato il proprio amore per Ferrara, valorizzandone le tradizioni, la storia, la cultura». Per la designazione dei Premio fin dai primi anni non mancarono le discussioni, le contrapposizioni, ma in moltissimi casi si arrivò all’assegnazione con il voto unanime dell’ assemblea.
Il regolamento
- Il Premio Stampa Ferrara viene conferito ogni anno ad un cittadino ferrarese di nascita o di adozione che, in qualunque settore di attività, si sia reso meritevole verso Ferrara o la sua provincia per averne valorizzato le tradizioni, la storia, la cultura, il territorio.
- Potrà essere assegnato ex aequo, ma mai a più personalità diverse per settori di attività.
- Entro il mese di gennaio sarà inviato via PEC a tutti i soci di Assostampa Ferrara, in regola con le quote associative, un modulo in cui potrà segnalare sempre via PEC un personaggio meritevole del Premio, fornendo anche un breve curriculum.
- Per l’assegnazione del Premio Stampa verrà convocata entro il mese di febbraio, un’assemblea per la nomina del premiato scelto fra tutti candidati indicati dai soci.
- La scelta avverrà nel corso dell’assemblea, dopo un dibattito sulle candidature e successive votazione
- La votazione avrà luogo su schede, preventivamente predisposte, in cui potrà essere espressa una sola preferenza.
- Qualora nessun candidato ottenga la maggioranza assoluta dei suffragi in prima votazione (50 per cento più uno) si procederà al ballottaggio tra i due (o più di due, in caso di parità) nominativi che avranno conseguito il più alto numero di preferenze.
- In caso di ulteriore parità, il ballottaggio proseguirà fino a quando un candidato non avrà ottenuto la maggioranza dei voti.
- Il presidente, in caso di nuova parità, potrà convocare una nuova assemblea, o autorizzare la votazione per via PEC
- Ciascun socio potrà portare una sola delega e dovrà presentarla all’ inizio dell’Assemblea al presidente.
- Vengono aboliti la “Menzione speciale” ed il “Premio alla carriera”
Il presente regolamento é stato stilato secondo le indicazioni e le proposte presentate nell’Assemblea del 24/1/94 e del, 6/2/94 e della riunione del Direttivo del 06/11/2023.