Un accurato lavoro di ricerca sul campo, il controllo incrociato delle fonti, l’analisi dei documenti, la ricerca del linguaggio più corretto per raccontare una storia. È diversa la tecnologia usata, ma il lavoro di base del giornalista non cambia, sia che scriva su un giornale sia che prepari un pezzo per la tv sia che operi usando la rete. È quanto emerso l’altra sera nella sala riunioni dell’Astra Hotel di Ferrara, nel corso della partecipata iniziativa organizzata dall’Associazione Stampa Ferrara, nell’ambito del programma di incontri pubblici per celebrare i 130 anni di attività di ASFe. Tema della serata “I misteri di Ferrara. Omicidi e cold case. Il podcast: nuova frontiera dell’informazione”.
Dopo il saluto di Antonella Vicenzi, presidente ASFe, gli interventi di Matteo Naccari (segretario aggiunto FNSI), Gioele Caccia (giornalista, direttivo Aser), Samuele Govoni (giornalista e autore) e Davide Bertasi (avvocato e narratore). Govoni e Bertasi, in particolare, hanno spiegato i metodi di lavoro usati e le storie affrontate nelle seguite serie di podcast (coautore Francesco Patroncini) Tenebrae e Spari nel buio, entrambe realizzate da Ciakara Podcast, file audio digitale diffusi sul web in collaborazione con la Nuova Ferrara.
Tutti gli episodi usciti fino ad ora sono ascoltabili gratuitamente sulle principali piattaforme di streaming (Spotify, Google Podcast, Apple Podcast…), sul sito della Nuova Ferrara e sul canale Youtube di Ciakara Podcast